Il più IDE del reame

E' uscito Indigo, la nuova versione di Eclipse.
Ma sorpresa: non c'è il pacchetto per PHP.
Non ho trovato il perchè, forse sono quelli di Zend in ritardo. Nell'attesa bisogna scaricarsi un altro pacchetto, magari quello per web, e poi aggiungere il PDT da soli.

Brutto segno. Eclipse era ben introdotto tra i php developer. Quelli di Google Labs hanno un loro plugin per sviluppare siti dinamici ricchi di Ajax. Perfino quelli di Microsoft avevano sviluppato un plugin per applicazioni collegate al loro cloud Azure.

Se adesso mi fanno uscire la nuova versione senza una distru per PHP mi fa pensare male. Peggio ancora perchè non c'è neanche qualcosina per Ruby (altra buzz-word tanto di moda negli ultimi anni)

Brutto segno. Segno che l'organizzazione sta perdendo terreno.

E a guadagnarlo è invece il fratellastro Aptana. Basato sullo stesso core di Eclipse (e infatti hanno la stessa interfaccia) può vantare un suporto praticamente nativo per Ruby e un migliore autocomplete mentre si digita il codice. Per certi verso lo trovo anche più semplice da usare.

Altro IDE ben messo è NetBeans Spalleggiato da Oracle ha strumenti robusti per sviluppare in LAMP o WMP.

Tutto questo per dire che adesso non so se aggiornare Eclipse o provare altro.



talenti

dopo di questo, dovrebbero pagarmi di più... o almeo pagarmi il douto.

Praticamente ho implementato tecniche ajax, rielaborando i file di un altro progetto che avevo copiato da un progetto non mio. E il tutto avendo solo decodificato a spanne il funzionamento.

Il guaio che adesso lo vorranno un po' da per tutto.

...

Questo succedeva ieri notte, oggi in ufficio ho replicato e non contento mi sono spinto oltre. Quello che di notte era ritenuto complicato, di giorno è stato svolto egregiamente.

Devo proprio dire che ho talento per queste cose.

Homeopathy makes you laugh

Boiron vs Blog(0) atto 3:

Dopo i due post di blog(0) (qui e qui)(1) che parlava male dei farmaci omeopatici e in particolare citava un farmaco della Boiron di cui si direbbe (2) in giro che contenga solo tracce delle tracce delle tracce di un principio attivo.
Dopo la piccata ma in avvocatese lettera di risentimento (sempre avvocatese) della Boiron contro il propieatrio del sito che ospita il blog.
Adesso scende in campo anche il British Medical Journal, che racconta l'intera storia sul prossimo numero, qui un estratto.

In tanto in america stanno raccogliendo firme per una class action contro la Boiron per via del farmaco suddetto di cui si direbbe (3) in giro che contenga solo tracce delle tracce delle tracce di un principio attivo. E agli americani girano un po' dover pagare acqua+zucchero come se fosse un medicinale vero.
Non è detto che vincano, dopottutto metà degli americani credono nel "disegno intelligente" e che quella dell'evoluzione è solo una favola messa in giro da butta gente ignorante.



1) rimetto i link per aumentarne la popolarità
2) il condizionale è d'obbligo, perchè non so come dirlo in avvocatese e non mi interessa saperlo
3) il condizionale è d0obbligo, almeno fino alla sentenza

e siamo a 6

In meno d 5 mesi Firefox è passato dalla 3.6 alla 6.
FF6 è fresco fresco di giornata. Si è voluto aggiornare con una certa prepotenza.
Una bella sorpresa, visto che solo ieri ho perso un paio di ore della mia vita per reinstallare la 5, causa una pessima gestione con gli aggiornamenti dei plugin.

Bah speriamo bene. Quando un software si aggiorna così velocemente e così pesantemente mi viene sempre il dubbio che le versioni precedenti facessero un po' schifo.

In effetti la 4 è stata una mezza delusione, e della 5 non ho notato sostanziali cambiamenti. Lento ad aprirsi, lento a rendere le pagine, instabile tanto da doverlo reinstallare più volte, e lento a chiudersi.

Se non fosse per la developerbar, o per babelfish sarei stabilmente passato a Crome.


Web Agency Figa

Un po’ per caso un po’ per fortuna mi sono ritrovato a lavorare in una web agency.

Non una vera web agency, perchè fa di una associazione che si occupa di altro ma avendo la necessità di offrire un servizio web ai propri soci alla fine ha costituito quello che di fatto è una web agency. Che principalmente sviluppa per i soci interni, ma che non disdegna di fare lavori per altri.

No per questo no sono una web agency con i coglioni, hanno fatto parecchi lavori e tutti ben fatti e infatti da loro ho imparato molto. Confesso che li dentro in pochi mesi mi sono fatto non solo le ossa, 2 spalle belle robuste, un culo così, e un bel paio di palle. Se oggi mi posso considerare un professionista lo devo a loro.

Ok, ma torniamo al filone principale di questa serie: i Mac.

“Qua dentro lavoriamo con i Mac, ecco il tuo”. Il mio strumento era un Mac5: processore Intel Celeron @1,6GHz, 2 GB di Ram, un 120GB di Hard disk (1). Software a disposizione oltre a quelli preinstallati: OpenOffice, Eclipse, Komodo, FireFox, Crome e Thunderbird che ha velocemente sostituito Mail (2).

Per me va bene, se li dentro lavorano con i Mac allora anch’io lavorerò con i Mac. Il primo impatto è stato neutro, dopo tutto usando gli stessi software che uso con il pc non c’è modo di capire le differenze. Poi però…

La prima sorpresa è stato il modo di installare un programma, praticamente funziona come se fossero delle app per iphone: scarichi il file e lo metti nella cartella delle applicazioni. Fatto. Il programma è pronto all’uso. Niente installazioni con opzioni da scegliere, nessuna configurazione, nessuna scelta. Niente. Il programma è già pronto all’uso. Tutt’al più si può scegliere se mettere l’icona nella barra delle applicazioni.

Ovviamente per disinstallarlo è altrettanto facile, basta cancellare il file e dimenticarsi di lui.

Facile, facilissimo a prova di stupido. Se non che ogni volta che aprivo Firefox mi avvisava che c’era una nuova versione da installare. Evidentemente il sistema è facile ma non infallibile.

A parte questo tutto bene. Però sembra un po’ più lento.

Abituato a lavorare con il mio portatile, mi sembra che qui le stesse applicazioni siano più lente ad aprirsi. Un rapido controllo scopro con orrore che ho solo 2GB di RAM, contro le 4 del mio portatile. Quindi il mito che i Mac fanno meglio con meno nn è proprio vero: stessi programmi, più o meno stesso processore, ma il il portatile con il doppio di ram viaggia meglio. C’è poco da fare la RAM non basta mai, neanche ai Mac.

Altra differenza la velocità con cui parte, decisamente più veloce del pc, complice anche il fatto che forse ho troppa roba inutile sul pc. Però è più lento a spegenrsi, sarà che quando faccio il logoff non vedevo l’ora di uscire dall’ufficio, però mi faceva aspettare troppo.

Ma il colpo finale alla credibilità dei Mac, o meglio alle leggende messe in giro dai Mac User Fighetti è arrivata dopo più di un mese di lavoro: il MAC si è bloccato!

Si, bloccato. Il mouse non funzionava, non rispondeva ai comandi, e la macchina sembrava ferma a fare i fatti suoi. Tale e quale a quando si blocca un PC “cacca” Windows.

Così scopro che esistono programmi di pulizia: quelli che cercano errori e voci inutili nel registro, quelli che fanno il defrag dell’hardisk, quelli che fanno il controllo della ram, ecc, ecc.

Proprio come per i pc wind bisogna ogni tanto fare un po’ di manutenzione. Forse con meno frequenza, ma qui secondo me dipende quanto uso si fa della macchina. Nel mio caso almeno una volta alla settimana, proprio come per i PC.

Quindi sono arrivato alla conclusione che Mac e PC sono equivalenti. Soprattutto adesso che i prodotti della mela usano gli stessi processori intel e le stesse gpu che si possono trovare per i pc. O certo i Mac User fighetti possono ancora vantare schermi meravigliosi, dai millemiliardi di colori, possono vantare componenti di eccelenza progettati apposta per la Apple…

Ah-a, certo come no? A parte che i prodotti della Apple sono fatti in Cina, esattamente come i volgari PC. Poi le aziende che fanno componentistica per i computer saranno si e no meno di 10 per ogni tipologia, e quelle in grado di fare prodotti di eccelenza sarnno forse 2 o 3 (3), e quindi se la Apple vuole per se i componenti migliori deve rivolgersi alle stesse aziende a cui si rivolgono HP, Sony, Asus ecc.

Che poi non mi risulta che Apple si fa progettare componenti in esclusiva, ma usa quelli disponibili a catalogo. Magari può permettersi le novità più costose, tanto i Mac User sono contenti di pagare di più.

Però i Mac hanno un design decisamente più bello di quello di qualsiasi altro pc, questo lo si deve ammetere. Non esistono altri computer da tavolo con un solo cavo. I pc in questo sono ancora fermi al groviglio di cavi e connettori vari.

Certo il design è bello, ma a quanto funzionalità, lasciamo perdere.

Il mio Mac i5 aveva una bella tastiera con il case in plexiglass trasparente che lasciava intravedere non la meccanica raffinata, ma lo sporco accumulato in anni e anni di uso. Pulirla a fondo impossibile senza smontarla, sempre che la cosa sia possibile.

Usabilità e ergonomicità invece sono due parole sconosciute ai design dei Mac. La bellissima tastiera aveva dei tasti duri che mi facevano rimpiangere la vecchia tastiera del 486, e posizionati in modo da dover tenere polsi e dita molto incurvati. Forse ero io abituato troppo bene con la tastiera piatta del portatile o quella leggermente inclinata della Logitech che ho a casa.

Per fortuna che non dovevo fare lavoro da dattilografo. Anche perché lo sfhit dx funzionava solo a pedate.

Ne ho anche per il mouse. Io avevo quello a saponetta con una pallina al posto dello scroll. Un transatlantico rispetto al piccolo logitech che uso con il portatile (4). Per non parlare dei tastini laterali: li ho provati ad usarli, ma per premere uno inevitabilmente si preme anche quello dall’altra parte. Così ho capito perché fossero disabilitati.

Comunque a me andava bene, perché ai miei collegati è capitato il bellissimo e stilossimo pezzo di design che è il Magic Mouse. Quel fantastico pezzo di tecnologia che per usarlo serve un trainner di qualche mese solo per capire come toccarlo senza che le finestre sul desktop subiscano cambiamenti improvvisi. Quel fantastico pezzo di tecnologia le cui batterie durano si e no una settimana (5) sempre se ti ricordi di spegnerlo quando non lo usi.

Comunque su tre persone, tre si sono trovate male e uno ha tirato fuori dal cassetto un mouse della Trust. Un brutto pezzo di grezza plastica nera, ma che fa bene il suo lavoro: spostare una freccina sul monitor.

Da questa esperienza diretta con i Mac ho capito che di tutte le leggende che i Mac User hanno messo in giro l’unica vera è che io merdoso pc-naro non mi posso permettere un Mac.

Nn tanto perché non ho i soldi, potrei anche averli. Ma con quello che spenderei per un Mac mi prendo un PC ben più dotato. I soldi costano e quando te li sei sudati tutti, ci pensi 2 volte a spenderli.



  1. Se non ricordo male, e a occhio direi che era una macchina del 2006
  2. Mail è un programma squallido, equivalente di un block note con il tasto invia per email
  3. Vado a indovinare, ma non credo di sbagliarmi di molto
  4. non ci sono più i Logitech di una volta
  5. e infatti ti propongo diversi accessori per rimediare al problema aumentare l’esperienza con il magic mouse.

L'oste omeopatico

OK se per assurdo tutte le teorie che stanno alla base della omeopatia sono vere, e se, sempre per assurdo, il metodo korsakoviano è un metodo valido, domani apro un osteria omeopatica.

Vado da un amico che ha un bar, ci vado di mattina e mi prendo tutte le bottiglie di vino vuote.
Mi assicuro che siano vuote e le riempio di acqua. Con le giuste succusioni riesco a dinamizzare l'acqua al tal punto da aumentarne la potentizzazione così che quella che prima era della semplice acqua adesso è pari al vino che conteneva prima la bottiglia.

Ma non contento e volendo offrire il meglio ai miei clienti, svuoterò nuovamente la bottiglia e ripeterò tutto il procedimento altre 30 volte. Alla fine otterrò un prodotto che avrà tutte le caratteristiche del vino che era contenuto originariamente nella bottiglia, ma che non avrà gli effetti collaterali del vino originale.
Infatti si potrà bere in quantità senza mai ubriacarsi e si potrà guidare tranquillamente la macchina senza rischiare la patente.

Ovviamente, il mio vino omeopatico costerà un po' di più. D'altronde è molto più potente del vino di partenza.


L'omeopatia fa ridere

Dopo il post dove segnalavo questo il blog blog(0) e i suoi due post (uno e due), sono andato a leggere proprio quei due post che tanto hanno fatto incazzare una multinazionale francese leader del mercato dei prodotto omeopatici , tanto incazzare da minacciare il provider di chiudere il blog in questione.

Nel primo post ironicamente invitavo la multinazionale francese leader del mercato dei prodotto omeopatici a porsi in maniera aperta e ad aprire un dibattito esponendo le proprie ragioni, ma effettivamente non avrebbe potuto mai farlo.
Perché per farlo avrebbe dovuto rinnegare 150 anni di studi di Chimica, 150 anni studi di Fisica, molti più secoli di studi di Matematica (1) e rinnegare i tre principi della Termodinamica. Studi che con risultati reali ha dimostrato di funzionare: così oggi abbiamo farmaci anti-rigetto con cui sono possibili i trapianti di organi, abbiamo laser così preciso che può scolpire la cornea dell'occhio e correggere i difetti visivi, abbiamo macchinari a risonanza magnetica in grado di individuare un tumore di pochi millimetri, ecc, ecc, ecc.

L'omeopatia invece ha la memoria dell'acqua. L'omeopatia ha la dinamizzazione dell'acqua. L'omeopatia ha il metodo di Korsakov.

Da quello che si dice nel secondo post, il metodo korsakoviamo di produzione di un farmaco omeopatico consisterebbe nel prendere un recipiente con il farmaco. Svuotarlo. Riempirlo di nuovo di acqua. E per qualche ragione il residuo di farmaco rimasto nel recipiente è sufficiente a trasformare quel recipiente pieno d'acqua in un "recipiente pieno di farmaco omeopatico"!!!(2)(3)
Questo grazie alla memoria dell'acqua. L'acqua è cos' intelligente da ricordarsi la forma delle molecole del principio attivo e di ripeterla, così da diventare a sua volta principio attivo.

Insomma se avete in casa un farmaco omeopatico, una volta finito il flacone, non buttatelo ma riempitelo d'acqua. Avrete un nuovo flacone di farmaco pronto da usarsi e al costo di qualche centesimo d'acqua.
Facile vero? E invece no. Non è così facile. Perchè il flacone andrebbe agitato, o meglio succusioanto nel modo giusto e poi avreste ottenuto un farmaco diluito una volta in più e quindi ancora più potente dell'originale, così potente che solo un medico altamente preparato saprebbe maneggiare e dirvi in che dosi e con quali modalità assumerlo.

Come si dice bene nel blog(0): l'omeopatia è la versione annacquata della magia.
Almeno la magia tira in ballo forze oscure e misteriose che non si possono ne vedere ne misurare.


1) non serve tanto, basta fare un po' di divisioni
2) almeno è così che l'ho capita io.

L'omeopatia fa male.

Allora c'è questo blog piccolo piccolo (1) che scrive due post (il primo e il secondo) dicendo che i prodotti omeopatici contengono solo acqua e pare che se la prenda contro una multinazionale_francese_leader_del_mercato: la Boiron
E pare che alla Boiron non abbiano niente di meglio da fare che chiamare l'avvocato e ordinargli di mandare una lettera risentita non all'autore degli articoli, ma al proprietario del server intimandogli di chiudere il blog in questione.
Risultato: un tam tam che ha fatto schizzare la popolarità di quel blog piccolo piccolo (2) e una pessima figura per la Boiron.

Certo che se fossero stati intelligenti potevano scrivere una accurata lettera di critica e precisazione ai due post aprendo una discussione che potesse chiarire i dubbi sull'omeopatia. Per esempio potevano spiegare come mai non esistono studi scientifici che dimostrano l'efficacia dei farmaci omeopatici.

Forse è per questo che non hanno voluto un confronto aperto, ma hanno preferito mandare avanti l'avvocato.

1) sempre più grande di questo
2) adesso è tra i miei preferiti

Un Mac per lavoro

Ma prima il contatto più ravvicinato è stato al corso per imparare il mestiere di Web Developer.

Qui i Mac spopolano alla grande. I prof tutti fighi con i loro Mac portatili e noi merde di allievi con i pc della sala informatica. La sala di merda (1) perché la sala informatica nuova e figa era allestita ovviamente con i più moderni dei prodotti della mela; Mac al massimo della loro perfezione! Una sala informatica talmente figa da avere una lavagna tipo touchscreen: scrivi con pennarelli elettronici e tutto quello che tracci appare come per magia sul panello.

Poi che funzionasse a singhiozzo e solo con tanta pazienza era un altro discorso. Piccoli dettagli, pignolerie da merdosi utenti non Mac, che comunque non possono offuscare la magnifica perfezione di un aula informatica tutta tappezza di meravigliosi e perfetti Mac.

Una volta ci siamo andati in quell’aula. La lavagna magica è stata spenta a meta lezione per tornare alla vecchia lavagna con i pennarelli cancellabili e in quanto ai Mac, beh sarà che non sono abituato ad usarli ma il mio fighissimo Mac per aprire tutti i programmi che usavo sul pc dell’altra sala ci ha messo un po’ più del tempo che sono abituato(2) e poi a un certo punto si è anche piantato. Si si proprio così, fermo e non rispondeva ai mie comandi.

Non vi dico per inserire una chiavetta, le prese USB sono tutte nascoste dietro. Così tocca girare il AllInOne e inserire la chiavetta. Certo pare brutto vedere la chiavetta davanti, rovina la perfezione e la pulizia del design, e chi se ne frega se è scomodo tenere le USB dietro,con il rischio di dimenticare la chiavetta la dietro. Ma poi diciamolo chi usa più le chiavette, solo quei merdosi di PCnari(3).

Comunque, più vedevo da vicino il meraviglioso mondo dei Mac User e meno mi sembrava meraviglioso. Certo un design da invidia: bello, lucido, minimale ed essenziale. Almeno finché è nuovo, perché il portatile del prof, quello fighissimo, leggerissimo, sottilissimo con il case in alluminio tagliato laser, beh non aveva un bel aspetto. Ok stiamo parlando di un portatile con quasi due anni di vita, che nelle mani di quel prof probabilmente ha lavorato 24ore al giorno per tutti i giorni da quanto è stato tirato fuori dalla scatola, ma vederlo “consumato”, con l’alluminio opaco, nero e corroso come se avesse 20 anni di vita mi ha dato da pensare. Soprattutto se pensavo al mio HP Pavilion, un plasticone con 4 anni di vita, ma che dimostra 4 mesi di usura.

Cavoli, con quel che costano. Ma dov’è la cura dei particolari, ma dov’è l’attenzione per la qualità. Non certo in case che si rovina in quel modo solo per usarlo. Non certo nel cavo dell’alimentare che si spezza solo per usarlo. Non certo in quei portatili aggiustati e comprati usati e scontati dai centri di assistenza.

Già perché c’è anche questo, l’altarino nascosto di cui nessuno dei Fighissimi Mac User ne parla. Esiste un mercato secondario di Mac, fatto di tutti quei computer che si guastano, che vengono riparati e rivenduti come rigenerati a un prezzo scontato. Così vengo a scoprire che I fighissimi Mac User, hanno le braccine corte e il loro fighissimo Mac l’hanno comprato usato.

Per carità se si può risparmiare fanno bene, però questo vuol dire che i Mac si rompono, altrimenti non ci sarebbero apparecchi da rigenerare, e se si rompono non sono poi così affidabili, e si devono rompere parecchi se esiste un mercato di rigenerati.

Ma di nuovo questi sono piccoli dettagli, pignolerie da PCnari invidiosi. Sarà ma poi io il computer lo devo usare per lavorare e anche qui la supposta superiorità del meraviglioso mondo dei Mac ha cominciato a vacillare. Fa le stesse cose di un pc win, lo fa con gli stessi programmi di un pc win e come un pc win ogni tanto si impalla. Quindi cosa ha di più un Mac rispetto a un PcWin.

Certo avere un Mac fa più figo, ma questo status di “figo” si paga e vale veramente la pena spendere di più per fare i fighi (4).

Certo un meccanico potrebbe comprare le chiavi inglesi di LuisVitton (5), però poi con quelle chiavi deve lavorare e fare lo stesso lavoro che farebbe con delle chiavi Beta. Però che meccanico figo.

Certo una Web Agency può prendere dei Mac per i suoi sviluppatori, però con quei Mac devono lavorare e fare lo stesso lavoro che farebbero con degli HP. Però che web agency figa.

Appunto che Web Agency figa che sarebbe.



  1. Dal punto di vista di un Mac User, per il resto niente da eccepire.
  2. Misurato ad occhio, non con il cronometro quindi è una valutazione soggettiva
  3. PCnari: [picinari] gruppo etnico di giovani usi a usare solo PC con sistemi operativi Microsoft Windows
  4. Detto da uno che è da pasqua che sta litigando con il suo PCWin
  5. Ricordo di aver visto qualcosa del genere, forse erano di Chanel. O forse ricordo male.