Scarpe da ritirare

Posso dire di avere una certa esperienza. In pochi anni questa sarà forse la decima volta che mi capita e ormai lo capisco subito. I segnali sono eloquenti. Anche queste scarpe da running sono arrivate alla fine delle loro corse.
I segnali come al solito sono chiari.
Iniziano dai talloni. Ai primi passi un dolore sordo e passeggero che indica che stanno sbattendo più duro del solito sull'asfalto.
Poi è la volta dei tendini delle cosce che non reggono più la fatica degli allenamenti.
Ma questi sono tutto sommato segnali lievi che come vengono così scompaiono e spesso faccio finta di niente. Lo so che le scarpe hanno accumulato un bel po' di chilometri ma cerco sempre di rimandare il più possibile il giorno del ritiro.
Ma il segnale che il momento è giunto e non si può più procrastinare lo danno le ginocchia.
Stranamente non ci sono dolori durante la corsa, ma il giorno dopo mi sembra che qualcuno mi abbia dato delle sonore martellate sulle rotule. Ogni passo è un dolore, ogni piegamento è un chiodo battuto sull'osso; e non ho pace neanche se sto fermo.
È il segnale: è venuto il momento di ritirare le scarpe e non usarle mai più per correre.
Quindi anche per le Brooks Defyance 2 del 2009 sono arrivate al capolinea dopo circa 680 chilometri (cifra per difetto).
Certo dispiace, a vederle sembrano ancora nuove. Una lavata, un spazzolata per togliere la polvere e la terra accumulata e tornano belle e lucide come se non avessero in realtà corso tutti quei chilometri.
Anche la suola tutto sommato non mostra grosse evidenze di consumo.
Però è dentro, è li dove non si vede, li, in mezzo tra suola e intersuole, tra i vari strati di materiali sofisticati che si è accumulata tutta la strada fatta. Li, dove la tecnologia sosteneva il piede e ammortizzava i passi, che si è consumata ed è diventata vecchia.
Forse potrebbero durare ancora un po', ma la sola idea di passare un'altra giornata con le ginocchia inchiodate e doloranti mi fa passare la voglia di usarle ancora. Quindi senza troppi rimpianti che andranno a far compagnia a tutte le altre che le hanno precedute.

Per un paio di scarpe che vanno, c'è ne già pronto un altro.

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