Questo posto esiste solo in virtù del vostro interesse

Un blog esiste solo perché qualcuno lo legge. Non esiste perché qualcuno scrive qualcosa, quella è una conseguenza. Serve proprio qualcuno che legga, per dare al blog la proprietà di esistere.
Certo questo non esclude che in questo istante qualcuno sta scrivendo nel suo blog, quindi esiste. Ma esiste solo per lo scrittore. Avrebbe potuto scriverlo in un quaderno e chiuderlo a chiave in cassetto. Avrebbe potuto scriverlo su un foglio, chiuderlo in una bottiglia e gettarlo in mare. Avrebbe potuto scriverlo sul bagnasciuga, sulla neve appena caduta, nel vento. Avrebbe potuto anche solo sognare di scriverlo.
Lui, lo scrittore avrebbe scritto comunque ma affinché lo scritto esista serve un lettore che lo legga. Solo nel momento che qualcuno lo legge lo scritto diventa reale, diventa tangibile, inizia ad esistere.
Quindi un blog esiste solo perché qualcuno lo legge e questa cosa si può allargare anche ad altri media, per esempio ai libri. Cosa sarebbe uno scrittore senza lettori? Per quanti libri uno possa aver scritto senza almeno un lettore non sarebbe nessuno. La realtà è che nessuno scriverebbe niente se non ci fosse chi poi legge i libri.
Quindi i libri esistono solo perché qualcuno li legge.
Anche le canzoni esistono solo perché qualcuno le ascolta, e i programmi televisivi esistono solo perché qualcuno li guarda. Le partite di calcio esistono solo perché ci sono i tifosi allo stadio. Un omicidio esiste solo perché c'è qualcuno che indaga. L'evasione fiscale esiste solo perché esiste la guardia di finanza.
Insomma le cose esistono non perché qualcuno le fa, ma perché qualcun altro le guarda, le ascolta, le usa.
L'universo stesso esiste solo perché noi lo guardiamo.
Non l'ho detto io, la scritto Robert Laughlin nel suo libro "Un universo diverso" (1).
Esagerato?
Siete davvero sicuri che l'universo esiste? Siete sicuri che nel cielo brilla il sole di giorno e le stelle di notte? Se siete chiusi in un stanza e state guardando il soffitto, potete dire con certezza che esiste un cielo con le stelle? Potete dire con certezza che fuori dalla vostra stanza ci sia il mondo? Potete dire con certezza che nel vostro armadio ci sia un mostro peloso con le corna? Senza guardaci dentro?
Che razza di domande stupide che faccio. Ovvio che le stelle esistono anche se non le guardo, è ragionevole. Così come è ragionevole che esiste il mondo fuori dalla mia stanza. Così come è ragionevole che esiste un mostro peloso con le corna nel mio armadio. No! questo no.
Perché lo sanno tutti che i mostri non esistono. La prova? Nessuno gli ha mai visti.
Appunto. Nessuno gli ha mai visti i mostri, quindi non esistono.
Però per sicurezza, dopo aver letto questo, chiamate qualcuno a controllarvi l'armadio, non si sa mai.



(1) potrebbe averlo scritto anche Robert Oerter in "La Teoria del quasi tutto", ma il fatto che il segnalibro è ancora a metà mi da la quasi certezza che l'ho letto nel libro di Laughlin.

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