Visualizzazione post con etichetta c'è una giungla la fuori. Mostra tutti i post
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coglioni

che coglioni quando cerchi di fare qualcosa, ma ad ogni passo ti viene richiesto di installare qualcos altro


vs rest of the world

" ... cioè capisco che google avrà centinaia di persone che programmano e noi invece solo lei, però è un peccato non riuscire a fare quello che fanno loro..."

" ... well I know that google could have a hundred of developer, instead we have only you, but it's a shame that we cannot be able to do the same things ... "

string2float

A volte la conversione tra stringhe e numeri, può non avvenire come uno se l'aspetta e questo può far perdere un oretta a capire perchè cavolo non funziona il tuo script

C'è un form con quattro campi per inserire numeri, la somma dei primi tre deve essere uguale al quarto (1).
Io per fare il fighetto uso il numberformat con uno spazio per dividere le migliaia così che il numero milleduecentotrentaquattro diventa 1 234,00 (più due decimali dopo una virgola).


piccole cose crescono

" ... mi sono accorto che in quel piccolo progetto, alla fine abbiamo messo un sacco di cose."

Dipendenza sane

Sto sviluppando una sana dipendenza da Ajax e sto imparando a fare cose che mi meravigliano da solo.

Praticamente sto facendo più o meno una stessa cosa già fatta 2 mesi fa.
Potevo fare un semplice copia e adatta, ma non sono fatto per le cose semplici.
Così ci sto mettendo dentro un bel po' di Ajax e sta venendo fuori una figata. Sta venendo fuori un bel po' più complessa, però alla fine il funzionamento per l'utente è più lineare, sicuro e completo e, cosa non da poco, più veloce.

Ajax è una tecnica di programmazione mista con cui il cliente (il browser dell'utente) può fare delle richieste al server senza per questo dover ricaricare tutta la pagina.
Uno fa click su un pulsante e il server dall'altra parte esegue un operazione, per esempio sul database, e restituisce nuovi valori e il client può modificare parte della pagina visualizzata senza dover ricaricare tutto quanto.

Risultato: mi vien fuori un sito come quelli di quelli grandi.

E tutto questo, semplicemente avendo visto un piccolo esempio dove lavoravo prima.
Ciò pure un manuale qui a fianco che vorrei studiare ma sono fermo al secondo capitolo.
Ma prima poi lo finisco... prima o poi.





Il più IDE del reame

E' uscito Indigo, la nuova versione di Eclipse.
Ma sorpresa: non c'è il pacchetto per PHP.
Non ho trovato il perchè, forse sono quelli di Zend in ritardo. Nell'attesa bisogna scaricarsi un altro pacchetto, magari quello per web, e poi aggiungere il PDT da soli.

Brutto segno. Eclipse era ben introdotto tra i php developer. Quelli di Google Labs hanno un loro plugin per sviluppare siti dinamici ricchi di Ajax. Perfino quelli di Microsoft avevano sviluppato un plugin per applicazioni collegate al loro cloud Azure.

Se adesso mi fanno uscire la nuova versione senza una distru per PHP mi fa pensare male. Peggio ancora perchè non c'è neanche qualcosina per Ruby (altra buzz-word tanto di moda negli ultimi anni)

Brutto segno. Segno che l'organizzazione sta perdendo terreno.

E a guadagnarlo è invece il fratellastro Aptana. Basato sullo stesso core di Eclipse (e infatti hanno la stessa interfaccia) può vantare un suporto praticamente nativo per Ruby e un migliore autocomplete mentre si digita il codice. Per certi verso lo trovo anche più semplice da usare.

Altro IDE ben messo è NetBeans Spalleggiato da Oracle ha strumenti robusti per sviluppare in LAMP o WMP.

Tutto questo per dire che adesso non so se aggiornare Eclipse o provare altro.



mappe

Oggi ho imparato come prendere un indirizzo, trasformarlo in un punto su una mappa e mettergli vicino un baloon.

Come si fa? Semplice si parte da qui , si legge, si studia, si prova e si impara.

nuoto più veloce

Un anno fa non avrei saputo da dove iniziare e mi sarebbero serviti qualche giorno per farlo. Ero lento e lo sapevo.

6 mesi fa l'avrei fatto in un giorno, e solo perchè avevo visto come fare. Avevo imparato in fretta, ma ero considerato ancora lento.

Oggi mi sono bastate poche ore. Ma voglio diventare ancora più veloce.

Perchè nn basta mai.

Eresie

"37"-7 = 30
"37"+7 = "377"

Per uno che vien dal TurboPascal cose così sono pure eresie.
Per un talebano della programmazione chi sta dietro a queste cose andrebbe lapidado con cubetti di ghiaccio mentre brucia su un rogo di carbonella.

Non si può, quale logica stà in queste scelte. E come posso pretendere di imparare in fretta queste cose.
Come chiedere a Ratzinger se gli va di accompagnare con la chitarra un canzoncina da boy-scout durante la messa.

Per gli ignoranti in materia, quelle di sopra sono due operazioni aritmetiche tra un numero e una stringa di numeri (le stringhe si rappresentano tra le virgolette).
Nel primo caso la stringa viene convertita in un numero e viene calcolato il valore della sottrazione tra due numeri; nel secondo invece il numero viene interpretato come una stringa e accodato alla prima stringa.


Operazioni aritmetiche tra numeri e stringhe di numeri sono lecite in altri linguaggi, per esempio in pHp, solo che li sono le stringhe che vengono sempre convertite in numeri.

li odio, dio quanto li odio

Li odio! Li odio da sempre. Dal primo giorno, li odio. Odio al primo sguardo.
Li odio ancora adesso che li conosco meglio. Continuo ad odiarli.
Più li conosco e più li odio, più li odio e più li devo conoscere.

Li odio soprattutto per quel loro modo di fare, che non è mai quello che ti aspetti, non è mai quello della volta prima, che non è mai coerente con quello che conoscevi prima.

Sto parlando dei css, se non si era capito.

Un tranquillo week-end di sfiga

WeekEnd di merda e il machete sta perdendo lame.
Machete è il mio pc. Avrei voluto presentarvelo meglio in qualche altro post, ma come sempre con troppe idee finisco per non farne nessuna.
In breve, il mio pc si chiama Machete perchè un machete è lo strumento che più ti serve quando ti muovi in una giungla tropicale, almeno questo è quello che mi hanno insegnato i film.
Internet è la mia giungla, il pc è il mio strumento, quindi il mio pc è un machete. Un machete swizzero, perchè come un buon vitorinox(1) ha un sacco di lame e accessori. Le sue lame sono i software che uso per sviluppare siti, e ne ho installati tanti.

Forse troppi.
Per qualche ragione da Venerdì mostra i segni di qualcosa che non va. I 2 core della cpu quasi fissi al 100% di carico, anche solo per stare accesso, tutto viene eseguito al rallentatore e spesso si blocca perchè DPCs si prende il 50% delle risorse, soprattutto durante lo streaming da internet o quando sono richieste doti grafiche.Non sono segnalati virus, malware, errori di configurazione o altre situazioni critiche. Insomma il pc sembra a posto, ma non lo è.
In questi casi ripenso sempre a una frase letta su un "qualcosa per dummies": se il tuo computer funziona, non c'è ragione per fare aggiornamenti che dovrebbero risolvere problemi che non hai.
Già perchè a questo punto se il giorno prima tutto funzionava come il solito e poi di punto in bianco qualcosa non va, il colpevole non può che essere qualche aggiornamento automatico e semi nascosto che, con la scusa di risolvere un problema di altri, ne ha causato uno sconosciuto a me.

I primi sospetti sono caduti su Opera, perchè Giovedì si è avviato quasi da solo e si è aggiornato da solo. Passi per l'upgrade automatico, ma non essendo il browser di default non doveva partire su richiesta di un collegamento.
Questo, e il fatto che mi ha cannato un download sono stati sufficienti per decretarne il disinstallaggio. Oltre al fatto che non lo stavo usando per niente.

Seconda vittima IObit security 360. Antimalware che in passato mi aveva dato delle soddisfazioni, ma con la nuova release pretendeva in continuazione di cambiarmi il motore di ricerca del browers (2). Via, seconda vittima in questo Venerdì di sangue.

Entrambi si riveleranno incolpevoli. Anche senza di loro i problemi restano. Inoltre per S360 bastava disinstallare un plugin, ma tant è...
E allora giù duro.
CCleaner e IObit ASC a pieno, cercando di sistemare quello che non andava. Ho riesumato anche SpyBot S&D, che era un eternità che non lo usavo.
Niente. I problemi erano sempre li, immutati. Con il dubbio di aggravare il problema.

Piano piano ricostruisco i passi che hanno portato al disastro. A parte il disguido con Opera ci sono stati altre cose che non sono andate proprio a buon fine. La settimana prima avevo fatto un po' di manutenzione ordinaria: pulitura dei dischi, dei registri, defrag e backup.
La pulitura dei registri mi ha fatto sparire un servizio dall'autorun che mi ha creato un paio d'ore di panico perchè non potevo più lavorare. Poi il defrag ha fatto andare in vacca lo startup, costringendomi a passare per il safe mode per fare un bel scan hai dischi. Per fortuna il backup è riuscito con successo, almeno spero.
Ma poi sembrava tutto rientrato e funzionante fino a Giovedì, quando c'è stato l'ultimo avviso prima dell'emergenza. Il drive della scheda video che si interrompe e costringe il sistema a resettarlo e riavviarlo con framezzo di schermata nera. ALmeno le BSoD dicono qualcosa sugli errori.

Sul mio frustino c'èrano già le tacche di Opera e IObitS360 e la scheda video era il prossimo dei sospettati. Anche perchè c'era quel servizio DPCs che ogni tanto bloccava tutto.
DPCs Deferred Procedure Calls. Le poche notizie da google lo facevano risalire a problemi hardware: la batteria, piuttosto che qualche USB o appunto la scheda video. Tutte notizie di anni prima, e poche le soluzioni. Uno diceva che dopo che ha tolto la batteria tutto e andato a posto, ma io non posso togliere la scheda video, sempre se è quello il problema.
Tutti però concordano che è difficile capire chi e perchè genera i DPCs (3).

Bene, sempre meglio. Il pc non funziona, nessun segnalazione di errore o di anomalie e per di più non si può capire perchè.
A questo punto sono abbastanza disperato.
Mi metto al pannello di controllo e prima cosa faccio un po' di pulizia di programmi inutilizzati, giusto per cercare di ridurre i 107 progarmmi attivi all'avvio. Sotto la mannaia cadono in ordine sparso un server, un database, un drive samsung, un antivirus scaduto, un antispyware inutilizzato e altri di minore. Adesso i processi sono 92, ma non ho risolto niente.
Controllo i driver e le configurazioni hardware, ma sembra che tutto funzioni corettamente.
Poi nel pannello ci sono un paio di tools per l'analisi del sistema e delle prestazioni. Meglio di niente. Lancio anche quelle e mi propongono una lista di programmi che si avviano allo startup e che rallenterebbero il sistema.
Strano, pensavo di aver tolto il superfluo, ma se lo dice windows potrebbe anche aver ragione. Scorro la lista e provo a spuntarne qualcuno. Riavvio ma niente. Allora riprendo il tool e alla lista: ci sono un paio di nomi che non mi dicono niente e neanche a win7; via depennati.
Spengo e riavvio. Ancora cpu al 100% e le incognite DPCs.

E' sabato notte, ho lavoro da preparare per la settimana, un cliente da incontrare, un presentazione da fare, un tumblr da mantenere.
A questo punto sono decisamente disperato.

Esclusi software andati a male, esclusi errori di registro o configurazione, con le CPU al 100% occupate da chi sa chi e con una notizia fresca fresca sulle BotNet, l'ultima speranza è quella di un malware annidato da scovare.
Possibile che il MS Defender abbia cannato? possibile che AVG finchè c'era abbia cannato?possibile che S360 finché c'era abbia cannato? Possibile. E quindi servono nuove lame al mio machete.
Avast e già che ci sono anche Malwarebytes che sono ai primi posti della Top Freeware Chart (4). Però a questo punto, implacabile al legge di Murphy vuol il suo obolo: Alice smette di funzionare e visto che sono le 2am di domenica, buona notte a tutto e ci si vede dopo l'alba.
Dopo una notte di sogni strani mi alzo presto e demoralizzato. Intanto che accendo il pc resetto il modem e vedo la linea ritornare. Anche il PC sembra stare meglio; le cpu non stanno attorno al 10% e non ci sono DPC. Però ormai ho deciso e scarico e installo i due anti-schifezze.
Le prime scansioni veloci non trovano niente e comincio a pensare che gli dei dell'informatica mi abbiano liberarti dai gremlin. Riavvio fiducioso, ma l'orrore di ricomcia, anzi peggio.
Il riavvio dura un eternita (5), per lunghi interminabili minuti lo schermo resta nero con solo la clessidra che gira e il led del harddisk e mostrare segni di vita. Quando ero già pronto a staccare la spina ecco apparire la deskbar originale, poi pian piano prende colore, si popola di icone, il desk prende la sua immagine e i suoi shortcut. Però le CPU sono ancora la 100%.
Forse è solo il primo avvio dopo aver installato un programma importante come un antivirus. Forse gli ci vuole un attimo per sistemarsi, per aggiornare qualcosa, per controllare qualcos'altro. O forse no.

Me ne vado in pausa caffè. Le Ferrari in cina sono messe male. E mi sa che oggi non si corre.

Torno. Il pc accesso ma con un tranquillo 10/12% di carico. Forse si è assestato.
Faccio la prova del nove: chiudo tutte le finestre, spengo e riavvio.
I tempi e i modi di riavvio sono i soliti, più o meno. Appena ha finito di caricare tutto controllo i processi: 94 con un media di 12/15%. Apro un browser vado su youtube, scarto Travaglio e lancio un video a caso. "Devi aggiornare il tuo flashplayer se vuoi vederlo". Che sia dannato Flash, e anche IE9.
Sono forse appena uscito da una due giorni di inferno per colpa di qualche merda di aggiornamento e vado ad aggiornare uno dei programmi più rognosi su uno dei browser più delicati per win. Col cavolo. Chiudo IE e lancio Crome, qui il player funziona e il video gira bene in streaming senza DPCs. Carico medio accettabile, tempi di apertura e chiusura applicazioni accettabile (6). OK dichiaro chiusa l'emergenza (7) e posso riprendere le attività programmate.
Almeno fino al seguito del film.


1) i link sono un bieco ma classico sotterfugio per aumentare la visibilità del blog
2) normalmente uso google; bing non sempre capisce cosa cerco, a meno che non parli microsofterese; ma proprio non riesco ad usare yahoo come motore di ricerca.
3) non proprio, lanciando e configurando perform.exe si può in qualche modo analizzare gli interrups
4) interessante queste classifiche, periodicamente ai primi posti si alternano programmi di p2p a programmi di anti-malware, che ci sia una correlazione?
5) tra scansioni e riavvi in questi 2 giorni ho letto due capitoli del Conte Dracula
6) nessuna misurazione cronometrica, solo una valutazione soggettiva del tempo che passa dal click a vedere aprirsi la finestra.
7) le API di Tumblr non mi funzionano, ma li sono quelli di Tumblr a essere cazzoni

Do It With Others

"The critique is a corrective step in the process that allows different ways of thinking to reach common ground—for example, compromising on visual vs. technological requirements. Critiquing an unfinished design mitigates the risk of completely missing a project’s ultimate goals. Acting as a wedge in the creative process, good feedback can readjust the design message and help us figure out what we’re really trying to say"

from "Design Criticism and the Creative Process" by CASSIE MCDANIEL on "A list Apart"

Qualita apprezzabili

Capacità di risolvere i problemi e lavorare in autonomia?
Non sempre sono qualità apprezzate.

il tempo è uomo d'onore

Prima o po mi tocca fare i conti che lo cose tralasciate.
Cose trascurate, cose lasciate dietro, cose che farò, cose non adesso che non ho tempo.
Ecco il tempo alle volte è ciclico e si ripresenta a chiedere conte delle cose non fatte a suo tempo.
E non che adesso ho più tempo di allora, però adesso non c'è più tempo da perdere.

inizio e fine

Al solito il problema è iniziare.
Le idee non mancano, anzi c'è ne sono anche troppe.
Forse quello che manca è il come realizzarle, ma anche questa sembra una scusa: l'idea non mi nasce come concetto astratto, ma si struttura subito con un certto grado di fatibilità.
Malgrado l'animo sognatore, resto un fottuto essere pratico.

Poi il problema sara smettere.
Non finire, questo è uno stato naturale che si avverà nel momento che tutto funziona come deve.
Smettere e finire con l'aggiungere cose, con il complicare cose semplici.

I due problemi sono intimamente legati perchè quando c'è troppo non si sa cosa scegliere, non si sa da dove iniziare. I due problemi hanno una soluzione comune: iniziare dal piccolo e proseguire a piccoli passi. Una cosa alla volta, un pezzetto alla volta.

Dopotutto Roma non l'hanno costruita in un giorno solo.

Keep calm and set breakpoints

Settimana molto impegnata ma altrentanto ricca di stimoli: c'è ne ho da raccontare che potrei scrivere post per un mese.
Sempre se non me li dimentico prima.

Così mi segno qualche appunto:
1) parlare male di quelli che parlano bene degli Mac
2) questioni filosofiche sui web per smartphone
3) programmare fa bene ai dettagli

Comincio dal terzo: ma van culo va!!!!
Ecco adesso che mi sono sfogato va un po' meglio.

I computer sono stupidi, talmente stupidi che se vi dimenticate una virgola potete star certi che il vostro bel programmino non funzionerà mai e poi mai come vi aspettate.
Anzi anche peggio, avrete un errore del tutto inatteso e passerete ore a capire perché fa così.
Passerete ore a cercare di capire cosa non va, a fare modifiche, a cancellare roba, a riscrivere altra roba. Niente. Niente e niente. Qualunque siano i tentativi non ne uscirete.
Allora cominciate a fissare i breakpoints.

Fissare i breakpoints vuol dire mettere nel flusso di istruzione delle pause forzate per controllare il valore delle variabili in quel preciso momento.
Il comportamento del programma dipende dal valore delle variabili e per capire perché si comporta in un modo anziché i un altro bisogna conoscere il valore delle variabili in uso.

Sto usando il php e il codice è disseminato di echo.

Altre volte i breakpoints servono solo per capire fino a che punto il programma funziona e dove è che si blocca: un sorta di fino-a-qui-tutto-bene.

Dopo aver passato il codice istruzione dopo istruzione, dopo averlo fatto girare passo-passo, dopo aver l etto i valori di tutte le variabili, dopo aver perso mezza giornata su una funzione di poche istruzioni, ma che regolarmente si impallava.
Dopo tutto questo e anche peggio, quando hai una irrefrenabili voglia di lanciare il pc contro una parete, quando sei più isterico di un gatto chiuso in lavatrice con la centrifuga, ecco che scopri che manca una virgola.
Una piccola e insignificante virgola. Un dettagli in un listato di centinaia di istruzioni. Ma il dettagli che per uno stupido fa la differenza tra fare la cosa giusta e fare qualcos'altro.
Che per il pc stupido è comunque fare la cosa che c'è scritto, ma che non è quello che avrebbe dovuto.

Programmare vuol dire non trascurare i dettagli. Vuol dire rispettare le regole, soprattutto quelle semantiche, vuol dire essere precisi e anche pignoli. Perché la minima mancanza può generare errori inattesi e, quel che peggio, difficili da scovare.

Il peggior programma in questo senso è il CSS.
Non è un vero linguaggio, sono una serie di regole di definizione di parametri.
Ma qui il dettaglio, la virgola, l'errorino è quello che fa la differenza tra il paradiso e l'inferno, tra le cose che vanno e le cose che non vanno.

Perchè se in un linguaggio come php, malgrado l'errore il programma fa comunque qualcosa di prevedibile.
Con i CSS le cose sono o funzionano bene o funzionano come non ti puoi neanche immaginare e quel che peggio che non puoi settare breakpoint, puo solo andare a caso. Smazzarti le regole, cercare quelle coinvolte, provare, tentare, andare a caso, riprovare, ritentare e poi...

... poi la trovi la virgola, la trovi alla fine. Oh se la trovi.

E a quel punto viene spontaneo eclamare un "ma-va-fan-culo". Un mavafanculo che è liberatorio.
E sei di nuovo in paradiso, il più felice dei beati.

Per la cronaca la mia non era una virgola, era una graffa: una graffa chiusa persa chissà dove che inefficiava una 50-ina di regole che fino a ieri funzionavano benissimo.

son cose che mi rendono felice

La fine del cap5 è stato una esondazione di bile e nervoso.

Sono alle prese con SP e sto seguendo gli esempi di un manuale(1), fino a stamattina andava tutto bene.

Le uniche vere difficoltà c'è le avevo con le traduzioni. Il libro è in inglese, il software l'ho dovuto prendere in italiano. La difficoltà non è leggere un testo in inglese, è pur sempre un manuale tecnico e l'inglese usato è così semplice che il mio cervello riesce a produrre una traduzione simultanea mentre lo leggo. No, la difficoltà è capire come sono stati tradotte certe voci dei menù del software.

Così se è semplice capire che "raccolta" sta per "library", se è abbastanza intuitivo capire che "aspetto" sta per "look and feel", non riesco a capire come "tracking" sia diventato "gestione".

Va detto che "gestione" rende bene la funzione che svolge, così come rende bene "visualizzazione struttura" al posto di "tree view".

Alcune traduzioni sono letterali. Però se "workflow setting" diventando "impostazioni flusso di lavoro " non perde molto di significato (anche se guadagna in stupidità), il "quick launch" diventando "avvio veloce" secondo me perde gran parte del suo significato.

Ovvio che se da una parte leggo "quick launch" e dall'altra "avvio veloce" capisco che si tratta della stessa cosa, però "avvio veloce" non si spiega bene come menu di "scelta rapida".

Strano perché in fin dei conti "recylce bin" è diventato un esplicativo "cestino" anziché un "bidone del riciclare".

Lo so, non è facile fare una traduzione. È difficile farla per un libro, figuriamoci per un software, soprattutto quando una sintetica e onomatopeica parola anglofona riassume una frase intera in lingua manzoniana.

Però se "web part" è rimasta "web part" perché "workflow" non poteva rimanere "workflow", invece di assumere un ridicolo "flusso di lavoro". Avvessero usato almeno "fasi" anziché "flusso".

Ma soprattutto com è che "check in" e "check out" sono diventati rispettivamente "archivia" e "estrai".

Non sto qui a dirvi a cosa servono questi comandi, diventerei troppo lungo. Vi dico solo che quando trovai questi due comandi, in italiano e senza manuale, non sono proprio riuscito a immaginare a cosa potessero servire. E adesso che ho letto a cosa servono, non riesco proprio a capire perché gli hanno tradotti in quel modo.

Già la scelta inglese secondo me non è stata delle più felici, ma in italiano diventa una cosa che non ha alcun senso.

Ma la mia sovrapproduzione di bile, con conseguente alterazione in peggio dell'umore, non è dovuto a questi dettagli linguistici. No, il tutto nasce da due cose spiegate in fondo al capitolo e che a me non funzionano.

Il manuale è di quelli che spiega il funzionamento del software per esempi, ti guida per manina a fare le cose seguendo una serie di passi da compiere, sul modello di art-attack: fai click qui, fatto?bene, adesso fai click qui, fatto?bene… e via fino in fondo.

Se segui tutti i passi alla lettera arriverai alla fine che avrai scoperto come funziona una parte del software e sarai il bambino più felice del pianeta.

Se invece arrivi in fondo, ma non funziona allora vuol dire che hai saltato qualche passo, torna all'inizio e riprova.

Ma se anche riprovando, se anche seguendo tutti-i-passi-alla-lettera-senza-cambiare-una-virgola (2) ancora non funziona, beh allora puoi frignare quanto vuoi, puoi battere pugni e piedi quanto vuoi, non troverai nel manuale niente che ti possa aiutare. Semplicemente perché gli esempi sono costruiti per funzionare passo dopo passo e non sono contemplati imprevisti.

Se a te non funziona è un problema tuo, probabilmente è il tuo software che non va o forse sei tu troppo stupido per quel software. In ogni caso: arrangiati.

Così mi devo arrangiare anche quando tira fuori un secondo software che funziona assieme a SP ma che non ho. Non solo mi manca e non capisco perché, visto che sembrerebbe essere un accessorio di O, che possiedo e che ho già installato. Ma neppure su sito del produttore, lo stesso sia per SP sia per O sia per quest'ultimo arrivato, ho trovato traccia. Niente, ho comprato un manuale che mi parla di qualcosa che non esiste e semmai sia esistito in meno di due anni è stato fatto sparire, cancellata ogni notizia o riferimento. Il produttore non è nuovo ad aggiungere ad O nuovi programmi accessori che rivoluzioneranno il modo di lavorare, tranne poi togliergli alla release successiva perché non ha trovato abbastanza rivoluzionari.

Che dire son cose che mi rendono felice.



(1)Se non lo sapete, quando comprate un manuale tecnico in formato ebook sappiate che potreste non trovare il cd allegato con gli esempi svolti e altre notizie di approfondimento che invece trovereste nel vecchio formato cartaceo che costa pochi dollari in più. Alla faccia di Negroponte.

E che dire son altre cose che rendono felici.


(2) alla terza volta che ripetevo tutti-i-passi-alla-lettera-senza-cambiare-una-virgola avevo seri dubbi che i comandi in italiano che cliccavo erano proprio quelli giusti indicati in inglese. Ecco perché quando posso scegliere, scelgo i programmi nella lingua in cui sono stati sviluppati.